“Nelle agenzie di viaggi spesso manca la privacy”. Barbara Parodi, presidente di ArtQuick, parte da questa considerazione per raccontare la sua realtà, con una sede nel cuore del ‘salotto buono’ di Torino, nella centralissima Piazza Castello, cuore pulsante della vita sabauda. “Accogliamo i clienti al primo piano, con una sala d’aspetto - racconta Barbara -. Non si passa dagli uffici: è un’accoglienza diversa”. Anche perché, oggi come oggi, sono molti gli agenti di viaggi che stanno ripensando la ‘dimensione’ del punto vendita. E, in molti casi, la strada da seguire è quella che si allontana dal concetto di ‘ufficio’ per avvicinarsi più a uno spazio di confronto.
Una dimensione che, nel caso di ArtQuick, ha una ragione ‘storica’. Al contrario di quanto accade per la maggior parte delle realtà, che nascono con il leisure e poi si sviluppano in altri settori, l’azienda di Barbara (che lavora sia come agenzia di viaggi che come tour operator) nasce con una vocazione per mice, meeting e congressi. E solo in un secondo momento scopre il leisure. “ArtQuick fu creata nel 2010 - racconta la presidente - e all’epoca era in società con Confartigianato. L’idea era proprio quella di essere utili all’artigianato di qualità. Poi i nostri clienti hanno iniziato a rivolgersi a noi anche per le loro vacanze. E dunque ci siamo attrezzati. Ora siamo una vera e propria agenzia di viaggi”. La strada con Confartigianato non si è poi del tutto divisa: “Ora sono ancora nostri clienti, anche se non sono soci”.
Dal business travel al leisure
Ora gli uffici di ArtQuick contano 15 persone, impegnate nei diversi settori. Nel corso degli anni, infatti, l’attività dell’azienda si è diversificata, seguendo diverse strade di sviluppo. Una di queste, appunto, è il leisure, cui è dedicato anche il sito ‘I Viaggi di ArtQuick’, che copre tutte le principali aree d’azione di questo segmento, dai soggiorni ai viaggi di nozze, con tanto di schede che raccontano le esperienze dei clienti in viaggio con l’agenzia. E, anche grazie al web, l’azienda può contare clienti in tutta Italia.
Ma non solo: “Abbiamo anche aperto un servizio dedicato alla formazione - spiega Barbara -. Oggi tante aziende hanno questa esigenza, così abbiamo assunto un dirigente che ha lavorato in una multinazionale come education manager.
“Forniamo anche altri servizi - racconta ancora il presidente - come studi di consulenza specializzati nel nostro settore, ad esempio per l’ambito legale. È un’esigenza molto sentita da una parte della nostra clientela”.
Tutta l’avventura di ArtQuick, del resto, è nata proprio dal rapporto con le aziende e da un modo di lavorare tipico di chi si occupa del business travel. Spesso considerato come un punto di arrivo, i ‘viaggi di lavoro’ per questa realtà sono stati un trampolino di lancio. E proprio questo, probabilmente, rende l’azienda torinese un ‘caso di studio’ diverso da molti altri. Il business travel richiede un’attenzione particolare su differenti aspetti e, in questo caso, l’esperienza è poi stata trasportata anche in altri ambiti. Anche perché, lavorando con gli eventi, “bisogna saper mantenere il rapporto umano - prosegue Barbara - e anche gestire delle esigenze”.