Non si tratta più di una semplice provocazione, ma di qualcosa molto simile alla realtà. Almeno in Spagna. Le agenzie di domani non venderanno solo viaggi, ma potranno (o, secondo alcuni, dovranno) ampliare il proprio raggio d’azione fino a comprendere anche servizi come assicurazioni, telecomunicazioni o biglietteria per eventi. Un meccanismo che potrebbe rispondere anche a uno dei problemi storici di tutto il segmento turistico: quello della stagionalità.
Come racconta preferente.com per i big della distribuzione iberica la trasformazione delle agenzie è già in atto. Lo dimostrano anche le parole del ceo di Globalia Javier Hildago, che ha affermato: “Il modello di agenzia convenzionale ha i giorni contati”.
Le nuove vie del business
Per Hidalgo, la strada è “diventare fornitori di telecomunicazioni, assicurazioni, biglietti per eventi e concerti”, oltre a “lavorare molto sulla società online, che ad un certo punto possono avere esigenze sulla parte offline”. Insomma, le agenzie di viaggi potrebbero diventare il braccio ‘fisico’ delle imprese presenti solo sul web.
Stando a quanto riporta preferente, gli 850 punti vendita del gruppo Globalia avrebbero iniziato a commercializzare anche Vodafone One. Un passaggio che apre una nuova frontiera per il business dell’intermediazione.
Ad essere d’accordo su questa linea è anche il numero uno di un altro player spagnolo di spicco nell’ambito della distribuzione: il ceo di Nautalia Rafael García Garrido si è infatti detto “favorevole alla diversificazione”, ma senza dimenticare “il cuore del nostro business”. Ben vengano dunque le nuove opportunità, ma il fulcro per il ceo di Nautalia resta la vendita dei viaggi.