Il giro di boa del 18 febbraio è stato superato. Ma ora inizia la fase due della fatturazione elettronica. Allo scadere del primo termine per l’invio dei dati allo Sdi l’Agenzia delle Entrate ha registrato un totale di 228 milioni di file da parte di 2,3 milioni di soggetti; a non essere andato a buon fine è stato il 4,43% degli invii, a causa di errori nella compilazione.
Per quanto riguarda i diversi settori, l’insieme delle attività di noleggio, agenzie di viaggi e supporto alle imprese ha inviato dall’inizio di gennaio allo scorso lunedì 10.490.684 fatture; tra i segmenti più attivi figurano invece alberghi e ristoranti, con 121.171 fatture.
Il momento dei controlli
Archiviato il primo vero test, ovvero quello dell’invio, per il Fisco ora scatta il momento dell’utilizzo delle informazioni inviate dai contribuenti. Come riporta Il Sole 24 Ore, i dati raccolti dal Fisco saranno utilizzati in due modalità: da un lato il potenziamento della compliance, dall’altro i controlli. Alla base di tutto ci sarà un’analisi che permetterà di analizzare le informazioni. E per i soggetti considerati a rischio potrebbero scattare le verifiche.
Dal punto di vista dei contribuenti, invece, arrivano le prime richieste di semplificazioni. Tra le proposte sul tavolo quella dell’eliminazione di alcuni adempimenti, ma anche l’estensione della moratoria. Ma non mancano le proposte di ridurre a 5 i giorni per il tempo di risposta da parte del Fisco.