Di istituzionale c’è una Lettera di intenti sottoscritta da due ministri, Gian Marco Centinaio e il suo omologo cinese Luo Shugang: un documento di indirizzo sulla promozione del turismo che ha cementato la lunga relazione fra l’Italia e la Cina. Sul fronte del business, però, la partita giocata è stata differente, come racconta TTG Magazine.
La visita del presidente Xi Jinping in Italia è stata infatti l’occasione per le aziende del turismo tricolore di stringere accordi con due soggetti potentissimi nell’industria dei viaggi del Dragone: il China International Travel Service, il tour operator di Stato che serve 30 milioni di turisti in uscita dalla Cina e CTrip, portale privato di viaggi sul quale i cinesi prenotano le loro vacanze.
A stringere accordi con i due big player una lunga lista di attori del turismo italiano: dalle associazioni di categoria, alle Regioni fino a Trenitalia e agli aeroporti.
Tutti decisi a cavalcare l’onda di un mercato che è pronto a trasformare in realtà le promesse di grandi flussi verso la Penisola.
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