Dovrebbero aumentare di circa un milione i turisti cinesi in Italia nel 2019 sulla scia degli accordi sottoscritti per la via della Seta. Lo dice il Centro studi Cna sulla base di una ricerca condotta con Cna Turismo e Commercio tra gli iscritti alla confederazione.
Il movimento economico generato da questa ondata turistica viene stimato in un miliardo e mezzo di euro: spese di viaggio, per il pernottamento e per il mangiare e il bere ma anche shopping.
Proprio l'attrazione esercitata dai marchi italiani - dell'abbigliamento in particolare, dell'enogastronomia, del design - favorisce la forte presenza di donne (rappresentano il 60% del totale) e la preponderante giovane (ma non giovanissima) età: il 65% conta tra i 20 e i 45 anni.
Al di là dello shopping e di tutto quanto rientra nello stile di vita italiano, le città d'arte sono il principale motivo che spinge i turisti cinesi a percorrere migliaia di chilometri per visitare il nostro Paese. Roma è in testa alla graduatoria delle città preferite, seguita da Venezia, Firenze, Milano. Nel periodo estivo si aggiungono località marine e montane.
Una sempre maggiore importanza per i turisti cinesi è molto probabile che avranno i 54 siti Unesco: nell'accordo tra Italia e Cina firmato di recente a questo patrimonio dell'umanità è affidato ruolo privilegiato di ponte tra le culture.
Per soggiornare in Italia le preferenze dei turisti cinesi vanno agli alberghi (60%), lasciando a resort eleganti, alloggi signorili cittadini e ville di campagna la parte del leone nelle strutture extra-alberghiere.