Le associazioni del turismo organizzato tornano a fare quadrato per richiamare l’attenzione su un settore in ginocchio, che non è più in grado di sopportare ritardi. Aidit Federturismo Confindustria, Assoviaggi Confesercenti, Astoi Confindustria Viaggi, Fiavet e Fto-Federazione Turismo Organizzato Confcommercio hanno manifestato forte preoccupazione per la crisi di Governo in atto.
In qualità di rappresentanti permanenti al ‘Tavolo di Crisi per il Turismo a seguito dell'emergenza Covid’, in un documento congiunto le cinque associazioni avevano già segnalato al Mibact la necessità di definire urgentemente una precisa roadmap per risolvere le criticità sull’erogazione dei contributi del fondo tour operator e agenzie di viaggi e per l'immediata adozione di interventi di sostegno e rilancio della filiera.
I punti fondamentali
In un documento congiunto inviato al Mibact, le cinque associazioni hanno ora tracciato una roadmap concentrata su sette punti fondamentali.
In primo luogo, si chiede il rifinanziamento del fondo per tour operator e agenzie di viaggi con un importo di 700 milioni, a copertura delle perdite da agosto a dicembre 2020, stimabili in 7 miliardi di euro di fatturato.
Viene richiesta poi l’estensione della durata delle agevolazioni fiscali, delle sospensioni contributive e degli ammortizzatori sociali per le imprese del settore, oltre alla decontribuzione per tutte le aziende che decidano di far rientrare i dipendenti dalla cassa integrazione fino a dicembre 2021.
Terzo punto, stimolare la domanda attraverso il riconoscimento - per gli anni 2021-2023 - di un credito/detrazione di imposta al 100% a beneficio dei viaggiatori/consumatori per pacchetti viaggi e soggiorni acquistati esclusivamente in un’agenzia o da un tour operator in Italia.
All’ordine del giorno anche la promozione di misure di sostegno specifiche per il comparto dei viaggi d’istruzione e l’incremento della dotazione del Fondo appositamente creato per il rimborso dei voucher turistici emessi da imprese fallite o insolventi a causa della pandemia o, in alternativa, l’adozione di una garanzia pubblica. Il Fondo ha uno stanziamento iniziale di soli 5 milioni di euro a fronte di un valore di almeno 500 milioni di voucher emessi dalla filiera.
Infine, per favorire e agevolare la ripartenza dei viaggi si chiedono l’istituzione di un sistema agile e condiviso di attestazione di avvenuta vaccinazione per i viaggiatori, sul modello di un ‘passaporto sanitario’ e la riapertura coordinata del traffico internazionale sulla base di protocolli sanitari e operativi predefiniti e condivisi.
Le associazioni chiedono anche il coinvolgimento del comparto nell’elaborazione di progetti legati al Recovery Plan e condivisione delle modalità di allocazione delle risorse.