Un nuovo scossone potrebbe presto arrivare nel turismo organizzato, cambiando ancora una volta le regole in materia di rimborsi e voucher. La Commissione Ue ha avviato ieri una consultazione pubblica per la revisione della Direttiva sui pacchetti turistici del 2015, a fronte di quanto accaduto durante il periodo pandemico sul fronte delle cancellazioni e dei risarcimenti.
L’annuncio è arrivato dal Commissario per la Giustizia, Didier Reynders, in occasione del vertice europeo dei consumatori svoltosi a Strasburgo.
In una nota ufficiale la Commissione ha spiegato di voler “esaminare in che modo la direttiva possa continuare a garantire un elevato livello di protezione dei consumatori ai viaggiatori in ogni circostanza, anche in tempi di crisi”.
Il nodo dei rimborsi
Sotto la lente, in particolare, modalità e tempi di risarcimento. “Sebbene la direttiva sui pacchetti turistici preveda il rimborso degli anticipi entro 14 giorni - ha riferito la Commissione -, nel pieno della pandemia a molti viaggiatori sono spesso stati imposti buoni e i rimborsi sono stati ritardati”.
La consultazione pubblica è aperta a tutti i cittadini, compresi i singoli viaggiatori, le organizzazioni dei consumatori, i professionisti e le associazioni professionali pertinenti e si chiuderà il 10 maggio. “Dobbiamo imparare dalla pandemia per far sì che la direttiva sui pacchetti turistici sia a prova di crisi - ha commentato Reynder -. Voglio che gli europei godano in ogni momento di norme di tutela dei consumatori rigorose”.
I risultati della consultazione confluiranno nella valutazione della Direttiva sui pacchetti turistici da parte della Commissione e nella preparazione di un’eventuale proposta di modifica della normativa.