“Speriamo che si tratti di un rallentamento momentaneo”. Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti, non nasconde la preoccupazione per l’incertezza delle prospettive per la primavera. “Il conflitto russo-ucraino - sottolinea - non ha fermato solo i viaggiatori di questi due Paesi: assistiamo, infatti, a una diminuzione generale delle prenotazioni da tutta l’area dell’Europa orientale e del Baltico, dalla Finlandia all’Ungheria passando per Polonia, Estonia Lettonia e Lituania, mercati minori ma che prima della pandemia avevano mostrato un crescente interesse nella destinazione Italia, e anche dagli Usa”.
Budget ridotto per i viaggi
Altro problema l’aumento dei costi dei carburanti, che si riflette sul costo dei viaggi; gli italiani – già messi alle strette dal caro bollette – hanno deciso di ridurre il budget: uno su tre, in particolare, taglia le spese turistiche, e anche la domanda internazionale rimane sotto le attese. “Complessivamente - aggiunge Assoturismo - a oggi scontiamo una riduzione di circa il 30% delle prenotazioni da parte di italiani e stranieri per il periodo primaverile”.
Si sta profilando, dunque, di nuovo una situazione difficile per il settore turistico: “I provvedimenti varati dal Governo per il contenimento dei costi energetici e per l’estensione degli ammortizzatori sociali per il turismo fino a fine anno sono senz’altro positivi - conclude Messina -, ma non è da escludere la necessità di nuovi sostegni in caso non ci sia l’auspicato superamento dell’emergenza in tempi brevi”.