Lufthansa esce allo scoperto su Alitalia e tende la mano al Governo italiano offrendo la propria disponibilità a trattare per diventare quel partner industriale che l’esecutivo starebbe cercando per affiancarlo alle Ferrovie dello Stato per il nuovo corso di Az.
L’apertura arriva da, Joerg Eberhart, ceo di Air Dolomiti, la ‘costola’ italiana del Gruppo tedesco, che sta facendo partire un forte piano di crescita sulla Penisola, che prevede tra l’altro il passaggio da 12 a 26 aerei in flotta.
Nell’intervista pubblicata oggi su La Stampa il manager spiega che Lh ha comunicato al Governo il proprio interesse ed è pronta a incontrare i ministri: “Siamo totalmente disponibili a discutere – dice -, ma non vogliamo spingere perché sappiamo che il Governo è impegnato su diversi dossier”.
Il taglio costi
Uno dei nodi da risolvere resta quello dei costi e del taglio del personale, tema su cui già nella precedente manifestazione di interesse commissari e Governo avevano storto il naso. Ma Eberhart ribadisce che Alitalia ha bisogno di ridurre i costi per non continuare a perdere. “Un imprenditore in una situazione del genere cosa farebbe? Un risanamento”, chiarisce. Più possibilista invece sul tema di una partecipazione dello Stato, perché “può portare vantaggi nelle relazioni con gli aeroporti, con gli enti locali e dà credibilità. Ma la governance deve rimanere in mano ai privati”.
Qualche dubbio viene invece manifestato sul matrimonio con Fs perché servirebbero infrastrutture adeguate per l’intermodalità e quindi investimenti notevoli. Ultimo tema la concorrenza con Ryanair e gli aiuti degli aeroporti: “Accade ovunque – conclude il ceo -. Si tratta di una prassi non troppo trasparente. Credo che la politica debba creare regole uguali per tutti”.