Il vice premier Luigi Di Maio conferma la volontà del Governo di essere partecipe nella compagine azionaria di Alitalia con il 15 per cento delle quote. Ma al contempo non esclude una presenza più forte, magari anche sopra il 50 per cento.
È questo uno dei punti emersi nel corso dell’incontro con i sindacati all’indomani del via libera del cda di Fs alle trattative con Delta e easyJet e del vertice del Governo che ha ratificato la volontà dell’ingresso nell’azionariato.
Di Maio, si legge su Repubblica.it, ha spiegato che la presenza dello Stato rappresenterebbe la garanzia per la tutela dei lavoratori e dei livelli occupazionali. Quanto invece all’ipotesi di aumentare le quote, questa sarebbe supportata in caso di necessità attraverso altre società partecipate.
Sul fronte dei sindacati, invece, due sono i punti che sono stati indicati come determinanti per il giudizio sul piano industriale: la salvaguardia dei posti di lavoro e la credibilità del progetto, con seri investimenti.