Alitalia, Fs chiede rinvio al 31 ottobre. Spunta l'incognita della quota del Mef

Rischia di complicarsi non poco la vicenda di Alitalia e non a caso la richiesta di rinvio, giunta puntuale dal cda di Ferrovie dello Stato, non è più a breve termine, ma addirittura per il prossimo 31 ottobre. Fermo restando che la decisione finale dovrà essere presa dai commissari straordinari della compagnia.

Mentre fino a ora si era puntato il faro sui voli tra Italia e Stati Uniti e sulla governance della compagnia come aspetti da risolvere per la stesura del piano definitivo da presentare, ora, secondo quanto riportato dall’edizione odierna del Messaggero, emergono maggiori particolari che spostano i fari sul Ministero dell’Economia e della Finanza in primis e sull’Antitrust Usa in seconda battuta.

La lettera di Battisti
A rilevare le nuove problematiche è stato lo stesso amministratore delegato di Fs Gianfranco Battisti nella lettera inviata per la richiesta di rinvio, preparata in accordo con Atlantia. Alla vigilia della fine del suo mandato, infatti, l’allora titola del Mef Giovanni Tria avrebbe fatto nu mezzo passo indietro in merito alla quota da rilevare in Alitalia attraverso la conversione del prestito. In pratica una sospensione del giudizio che passa ora in carico al ministro Roberto Gualtieri, che non ha ancora preso in carico il dossier, ma che comunque dovrà essere risolto affinché il nuovo assetto azionario possa definirsi. E un sì oggi non appare del tutto scontato.

Il nodo americano
Più complessa, ma dai risvolti tecnici, la vicenda legata all’Antitrust Usa: per Alitalia esisterebbe infatti il serio rischio di revoca dell’immunità per cui la compagnia verrebbe ‘sospesa’ per un periodo compreso tra i 6 e i 18 mesi. Trattative in corso, si sta cercando una quadra.

Gestione esuberi
Infine gli esuberi. E qui, nella lettera di Battisti l’a.d. si sfila rimandando la palla al Governo: “L’eventuale riallocazione dei possibili esuberi connessi all’operazione – si legge nella lettera riportata dal quotidiano - non è in alcun modo di competenza di Newco o dei suoi potenziali soci, ma dovrà essere gestita dalle istituzioni e dalla procedura mediante strumenti di mitigazione sociale”.

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