Il neo ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri getta acqua sul fuoco in merito agli ultimi sviluppi su Alitalia, vale a dire il disimpegno del Mef emerso alla vigilia dell’uscita di scena del precedente Governo. Il titolare del dicastero ha infatti confermato la propria disponibilità a proseguire nel percorso intrapreso che prevede la conversione del prestito ponte in una quota pari al 15% della nuova Alitalia.
In un’intervista rilasciata a Repubblica, Gualtieri ha tuttavia sottolineato come sia necessario “superare l'ottica del salvataggio. Il ministero delle Finanze parteciperà a livello di capitale al rilancio previsto dal piano attualmente allo studio della compagnia, che dovrà però essere un modello industriale sostenibile per un Paese che vive anche di esportazioni e di turismo”.
Se questo scoglio appare così, almeno sulla carta, superato, resta ancora il nodo dell’Antitrust Usa, che dovrebbe essere affrontato nei prossimi giorni in un vertice congiunto tra Delta, Fs e Atlantia e che dovrebbe fare da preludio all’incontro negli Stati Uniti per la chiusura della partita. Chiusura che, stando alle prime indicazioni emerse dopo il recepimento della lettera con la richiesta di rinvio della scadenza, dovrebbe arrivare il 15 ottobre e non il 31. Con il diktat del Ministero: questa volta non si andrà oltre.