Sono due le principali richieste di modifica del Decreto Rilancio portate avanti dall'Associazione Italiana Compagnie Aeree Low Fares (Aicalf), realtà nata lo scorso 12 maggio da Blue Air, easyJet, Norwegian, Ryanair, Volotea e Vueling.
L'ente, che rappresenta il 50 per cento del traffico aereo italiano di corto raggio, chiede l'estensione del Fondo di ristoro per il trasporto aereo a tutti i vettori con licenza europea stabiliti in Italia e il pieno riconoscimento della validità dei contratti aziendali già stipulati dai vettori aerei con le organizzazioni sindacali più significative.
Le richieste, si legge in una nota di Aicalf, poggiano sulle indicazioni della Commissione Europea in tema di aiuti statali, da applicare a tutte le imprese con sede nel territorio dell'Ue senza discriminazioni.