“Siamo stupiti di come le proposte da parte di un’associazione come la nostra, che rappresenta vettori aerei che permettono ogni anno a circa 75 milioni di passeggeri di viaggiare in Italia, e le richieste di incontro con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti siano state del tutto ignorate”.
Tornano all’attacco le compagnie low cost che operano in Italia. Matteo Castioni, presidente dell’Aicalf, l’associazione che rappresenta Blue Air, easyJet, Norwegian, Ryanair, Volotea e Vueling, lancia un nuovo allarme per il comparto, aprendo nuovamente al dialogo con le istituzioni per avviare il rilancio del comparto.
“Il futuro del nostro settore è sempre più buio – conclude Castioni - e siamo rammaricati di come Governo e Parlamento abbiano totalmente trascurato le richieste di Aicalf senza comprendere che le conseguenze delle norme approvate si ripercuoteranno prima di tutto sulla libertà di movimento dei cittadini e sull’economia dei territori finora serviti dalle compagnie low cost”.