Il Covid-19 ha picchiato duro sui conti Ryanair, che prevede di dover far fronte all’anno peggiore della sua storia. Nel terzo trimestre del suo anno fiscale posticipato, riguardante il periodo che va da ottobre a dicembre, il vettore ha perso qualcosa come 306 milioni di euro, a causa delle restrizioni di viaggio messe in campo per frenare il diffondersi della pandemia e del conseguente blocco dei voli.
Fatturato a meno 82%
Il fatturato trimestrale è crollato dell’82% a 340 milioni di euro e da 35,9 milioni dell’analogo periodo dello scorso anno i passeggeri della compagnia sono scesi a 8,1 milioni, con un calo di 78 punti percentuali, mentre il load factor è passato dal 96 al 70%.
“Avevamo sperato che le cose potessero migliorare nel terzo trimestre - ha spiegato Michael O’Leary, fondatore e amministratore delegato del gruppo, in un video sul sito di Ryanair -, ma nella settimana prima di Natale l’emergere delle varianti britanniche e sudafricane ha portato a severe restrizioni”.
Le previsioni sono di un calo di traffico fino a Pasqua e per l’anno finanziario 2020-2021 Ryanair stima di trasportare dai 26 ai 30 milioni di passeggeri mentre, prima dello scoppio della pandemia, le previsioni si attestavano sui 155 milioni.
Di conseguenza, come spiega corriere.it, secondo l’a.d l’esercizio attuale “continuerà ad essere il più difficile dei 35 anni di storia di Ryanair”. Il gruppo prevede una perdita annuale tra 850 e 950 milioni di euro, pur precisando che si tratta di un obiettivo “prudente”.