Nessuna tregua, neanche il prossimo anno. Sul fronte delle tariffe i rincari non sono destinati a fermarsi e colpiranno tutte le voci del comparto, dal trasporto aereo agli hotel passando per l’autonoleggio. Sono queste le previsioni per il 2023 del Global Business Travel Forecast realizzato da Cwt e Gbta, lo studio che predice quanto potrà succedere nel segmento dei viaggi d’affari.
Lo studio
Secondo l’analisi il rialzo maggiore, dopo la pesante scossa di quest’anno, colpirà ancora una volta il trasporto aereo, le cui tariffe sarebbero destinate a crescere di quasi 8,5 punti percentuali. A seguire il comparto alberghiero con +8,2, mentre la crescita del trasporto su terra si ‘limiterà’ a +6,8. Le cause? Tre i fattori fondamentali ovvero il rialzo del prezzo dei carburanti, la carenza di manodopera e la pressione sulle materie prime. Lo studio tuttavia mette in luce anche un altro aspetto: questi rialzi non faranno altro che riportare le tariffe al livello del 2019 o poco più in alto dopo un calo vertiginoso del 2020 e 2021.
"La domanda di viaggi d'affari e riunioni è tornata in maniera impetuosa, di questo c'è assolutamente senza dubbio - ha dichiarato Patrick Andersen, chief executive officer di Cwt -. Carenza di manodopera in tutto il mondo nell’industria dei viaggi e dell'ospitalità, aumento dei prezzi delle materie prime e maggiore consapevolezza per la responsabilità stanno tutti avendo un impatto sui servizi; ma i prezzi previsti sono, nel complesso, alla pari con 2019”.