Quest’anno in Europa il business travel supererà i livelli pre-pandemia. La previsione, decisamente ottimista, emerge dall’ultimo Cvent Travel Manager Report: Europe Edition, in cui il 75% dei travel manager europei intervistati ha dichiarato di aspettarsi per il 2022 volumi di viaggio superiori ai livelli del 2019 e il 32% volumi in “significativo aumento”.
Diversi i motivi che porteranno al ritorno massivo dei viaggi d’affari. In primis, riporta traveldailynews.com, il confronto diretto. “C’è bisogno che i nostri dipendenti si incontrino faccia a faccia per scopi di formazione e di lavoro”, hanno dichiarato gli intervistati.
A questo si aggiunge il desiderio di imparare da altri mercati e raggiungere nuovi partner e investitori. “Più viaggi - hanno sottolineato i travel manager - evidenziano il nostro desiderio di espandere la nostra esposizione a nuovi mercati”.
Budget in aumento
Crescerà anche il budget. L’81% degli intervistati prevede un aumento della spesa per i viaggi d'affari. Sebbene questo aumento sia in parte attribuito all'aumento dei costi delle compagnie aeree e degli hotel, i travel manager sottolineano anche come i viaggi di lavoro siano riconosciuti come uno strumento per aumentare le vendite, pertanto è necessario un budget maggiore per raggiungere gli obiettivi.
Flessibilità
La pandemia ha portato, però, a modificare alcune abitudini di acquisto. Oltre l'83% degli intervistati ha riferito che le considerazioni sul programma di viaggio sono cambiate in modo significativo o in qualche modo rispetto al 2019. Le aree che hanno acquisito maggiore importanza includono la flessibilità del fornitore, la sostenibilità ambientale e le preferenze dei viaggiatori.
Anche i travel manager sono più propensi a ricercare hotel che propongono offerte a tariffa doppia o dinamica. Più di due terzi degli intervistati (il 62%) afferma di essere ora più aperto a discutere di questi tipi di tariffe rispetto al 2019.
“I risultati di questo rapporto illustrano l'incredibile opportunità che esiste per i professionisti dell'ospitalità, poiché le organizzazioni cercano di riportare i propri dipendenti sulla strada e di interagire con i propri clienti e potenziali clienti faccia a faccia per alimentare la loro crescita – sottolinea Graham Pope, vice president sales, Cvent Europe -. Dopo un paio di anni difficili, una rinascita così significativa nel mercato è un'ottima notizia per il settore dell'ospitalità e andrà a vantaggio soprattutto dei fornitori che sono in grado di adattare le proprie strategie di vendita e marketing per coinvolgere i propri acquirenti in modo più dinamico. Sebbene la carenza di manodopera sia ancora una sfida, speriamo che questo slancio positivo ispiri una maggiore attenzione all'importanza critica del settore dell'ospitalità e alle persone che aiutano a offrire esperienze incredibili".