Boeing: il ceo Dave Calhoun ammette le responsabilità sull'incidente del B737 Max

Un’ammissione di colpa seguita dalla massima disponibilità a fornire tutta l’assistenza necessaria con estrema trasparenza. Sarebbe questa la posizione della Boeing nelle parole del ceo Dave Calhoun dopo il clamoroso incidente occorso a un B737 Max 9 della Alaska Airlines, con la perdita di un portellone di emergenza in fase di decollo.

Il top manager, secondo quanto riportato da Simpleflying, avrebbe chiamato a raccolta tutti i vertici del gruppo per cercare di fare chiarezza e soprattutto porre rimedio alla situazione di emergenza, che al momento ha implicato la messa a terra di 171 aerei in totale.

L’azienda dovrà ora impegnarsi a collaborare con le autorità per individuare i problemi che stanno determinando l’allentamento di alcuni bulloni e soprattutto la sicurezza dei portelloni in causa, con elementi di criticità che stanno emergendo in diversi aerei. Ma dalla Boeing spunta anche la possibilità di un’errata comunicazione sulle procedure relative al portellone di emergenza, studiato per aprirsi in caso di rapida depressurizzazione.

Da parte loro, gli investigatori del National Transportation Safety Board continuano a ritenere che l'incidente sia avvenuto poiché la porta non era adeguatamente fermata.

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