Superano i 2 miliardi di euro gli investimenti alberghieri in Italia nel primo semestre del 2019. Lo dice Gabetti Agency nel suo Report Alberghi, sottolineando che questo dato conferma il trend degli ultimi anni, che hanno visto il settore alberghiero al centro dell’interesse degli investitori: da un volume totale di 594 milioni di euro registrato nel 2014, si è quasi raggiunto il miliardo nel 2016, dato ulteriormente in crescita nel 2017, con 1,19 miliardi di euro.
Il 2018 ha registrato un rallentamento fisiologico degli investimenti rispetto al 2017, mentre il 2019 si appresta a essere l’anno record per gli investimenti in questa asset class.
“Nel primo semestre del 2019 il comparto alberghiero è risultato in testa alle preferenze degli investitori, soprattutto esteri, rappresentando il 43% del totale investimenti capital markets. Grazie a due importanti operazioni relative a portafogli, che hanno determinato volumi record, si prevede che l’alberghiero sarà l’asset class dominante di quest’anno” dice Claudio Santucci, deputy general manager Gabetti Agency, head of capital markets.
Nei primi sei mesi del 2019 si conferma la preferenza di strutture alberghiere di fascia più alta. Questa tendenza riprende il trend del 2018 in cui le strutture alberghiere a 4 e 5 stelle avevano rappresentato la quasi totalità delle transazioni e del capitale investito (92% del totale).
I capitali dall’estero
Le operazioni principali sono state portate a segno in prevalenza da investitori esteri (91%), che di fatto hanno raggiunto questo ruolo di leadership grazie all’acquisizione di due importanti portafogli: uno di 15 asset da parte degli Usa con Oaktree e uno di 8 asset da parte della Francia.
Nei primi sei mesi del 2019 sono state transate un totale di circa 3.380 camere, di cui il 39% nel Nord Italia, il 50% al Centro e il restante 11% al Sud. Per il primo semestre di quest'anno la quota principale del capitale investito è riconducibile alla provincia di Venezia (32,6%), seguita da Firenze (20,2%).
Nel 2018, invece, la quota principale di capitale investito riconducibile a una specifica provincia è attribuibile alla provincia di Roma (33,7% circa), seguita da Palermo (8,1%), Firenze (7,5%) e Milano (7,5%).