Trivago è stato costretto a eliminare dalla sua piattaforma un gran numero di hotel di Cuba, tra cui l’iconico Hotel Habana Libre, gestito da Meliá.
Una decisione dettata dall’attivazione del Capitolo III della cosiddetta legge Helms-Burton, che rafforza l’embargo contro Cuba citando in giudizio le multinazionali che hanno acquistato dal regime castrista beni un tempo appartenenti a cittadini statunitensi e in seguito confiscati da Cuba.
Tra le compagnie straniere coinvolte ci sono, appunti, Meliá e Iberostar, che nell’arcipelago hanno una forte presenza. Tra le destinazioni più colpite dal provvedimento, spiegano a hosteltur.com i funzionari della catena spagola, L’Avana, Holguin e Cayo Largo.
Il ministro del Turismo cubano Manuel Marrero Cruz ha ricordato recentemente come i danni del blocco ammontino già a 38.722 milioni di dollari, sebbene sia il turismo americano il più colpito dalle restrizioni del proprio governo, mentre altri bacini come quelli europei o il candese non sembrano essere stati influenzati dalle decisioni dell’amministrazione Trump.