Abi ha definito la convenzione nazionale che consente ai lavoratori sospesi dal lavoro a causa dell’emergenza Covid-19 di ricevere dalle banche un’anticipazione dei trattamenti ordinari di integrazione al reddito e di cassa integrazione in deroga previsti nel Decreto Legge “cura-Italia” rispetto al momento di pagamento dell’Inps. La Convenzione, riporta HotelMag, è stata condivisa alla presenza del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali tra l’Associazione Bancaria Italiana e le organizzazioni sindacali confederali Cgil, Cisl, Uil e Ugl unitamente ai sindacati del settore bancario (Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca e Unisin).
La convenzione
Abi, come spiega in un comunicato stampa, “ha concordato modalità semplificate per determinare l’importo dell’anticipazione (1.400 euro), tenuto conto della durata massima dell’integrazione salariale – 9 settimane – definita allo stato dal Decreto Legge “cura-Italia”, in considerazione dei bisogni immediati dei lavoratori sospesi dal lavoro e rendere operativa la misura nel più breve tempo possibile”.
Gestione in remoto delle pratiche
La convenzione favorisce anche la gestione delle pratiche in “remoto”, così da limitare l’accesso in filiale alle esigenze indifferibili. Pertanto i lavoratori interessati sono invitati a rivolgersi per telefono alla propria banca in modo che non sia necessario recarsi fisicamente per ricevere l’importo sul conto corrente.
Ab invita le banche e tutte le parti coinvolte, in particolare Inps, Regioni e Province autonome che gestiscono gli ammortizzatori sociali, a collaborare per assicurare la più tempestiva attuazione della convenzione. Inoltre, esorta le banche, nell’applicare la Convenzione, a evitare costi per i lavoratori che beneficeranno dell’anticipazione in coerenza con le finalità e la valenza sociale dell’iniziativa.