L’estate 2022 riscalda l’animo e le speranze degli albergatori italiani, che vedono finalmente premiati il loro impegno e la loro capacità di resistere alle avversità. Il panorama internazionale non è certo dei più sereni, ma la voglia di viaggiare è prorompente, e all’Assemblea Federalberghi di Parma i protagonisti del turismo ricettivo si sono riguadagnati la scena.
Anche se le sfide, una su tutte il rincaro energetico, non mancano.
“Quest’anno speriamo in un incremento forte di americani che pareggi la mancanza dei russi”, esordisce Aldo Werdin, presidente Federalberghi Liguria, che su un possibile rialzo delle tariffe sta consigliando agli associati di mantenere “prezzi giusti ed evitare giochi al ribasso controproducenti”. E l’assenza dei russi pesa particolarmente sulla Sardegna, come rimarca il presidente della Federalberghi regionale, Paolo Manca: “Spendevano molto anche in ristorazione - aggiunge -. Si fa strada, però, un nuovo target di giovani altospendenti, che scelgono hotel di nuovo concept”.
La ripresa
Il ritorno alla possibilità di viaggiare e la ripresa dell’economia “hanno riportato i turisti nella nostra città - afferma Emio Incerti, presidente Federalberghi Parma -. Già a Pasqua abbiamo registrato circa l’80% di camere occupate, e ci sono buone prospettive per i prossimi mesi, anche grazie ai grandi eventi in programma”. Dalla Romagna arriva la voce di Ernesto Baravelli, vicepresidente Federalberghi Emilia-Romagna con delega alla Costa: “C’è stato un periodo di riqualificazione delle strutture, che si stanno preparando al meglio. Le prospettive sono buone, ma io i conti, normalmente, li faccio a settembre. Avremmo bisogno, però, di più risorse per i collegamenti”.
La bolletta e gli arrivi
I costi energetici stanno abbassando i risultati di chiusura della stagione invernale: lo dice Giovanni Battaiola, presidente Federalberghi Trentino, che riprende: “Ripartiamo però con fiducia, perché Pasqua e i ponti hanno visto un’esplosione di arrivi, soprattutto dall’Italia, ma anche molto dalla Germania, soprattutto sul Lago di Garda. Le nuove prenotazioni sono buone”. E rispetto al problema dell’occupazione lavorativa, il Trentino è stato tra i primi a muoversi, creando una collaborazione con l’Agenzia del Lavoro per una banca dati a disposizione di candidati e imprese”.
Le tariffe delle camere stanno, intanto, crescendo: “È importante mantenere sempre un buon livello qualità-prezzo”, dice Battaiola.