Cbre: Spagna in vetta alla classifica degli investimenti alberghieri

Secondo il rapporto ‘2025 European Hotel Investor Intentions Survey’ elaborato da Cbre, nel 2023 la Spagna è salita sul podio mondiale degli investimenti alberghieri, dietro agli Stati Uniti. Nel 2024, in Europa, ha superato il Regno Unito e quest’anno è nuovamente in testa, con Madrid e Barcellona che sono due delle cinque città più attraenti per gli investimenti alberghieri. Nonostante la situazione geopolitica, gli investitori hanno fiducia nel Paese e il 90% ammette di essere disposto a mantenere o aumentare la propria collocazione di capitale nel settore.

Lo studio elaborato da Cbre evidenzia che la Spagna è il Paese preferito per investire nel settore alberghiero, seguita da Italia, Regno Unito, Portogallo e Grecia. L’interesse per il Paese si conferma nella classifica delle città europee. Nel 2025, secondo quanto pubblicato da Hosteltur, Madrid ha superato Parigi e nel 2025 consoliderà la sua posizione come seconda città più favorevole agli investimenti, dopo Londra. La capitale spagnola supera destinazioni come Roma, terza, o Lisbona, quarta, ma anche Barcellona, che compare al quinto posto, salendo di una posizione rispetto alla classifica del 2024.

Lo studio sostiene che Madrid “è sempre più attraente per i capitali internazionali, con un notevole interesse da parte degli investitori latinoamericani”. Nove investitori su dieci sono disposti a mantenere o aumentare la propria collocazione di capitale nel settore, poiché le prospettive di redditività sono ottimistiche e la performance relativa è superiore rispetto ad altre classi di attività.

“Stiamo assistendo a forti offerte da parte di potenziali acquirenti che cercano di acquisire asset di prima qualità, come si riflette nei volumi di investimento alberghiero dell’anno scorso, che sono aumentati del 34% anno su anno rispetto al 2023, il più grande aumento anno su anno per qualsiasi settore nella regione”, ha affermato Kenneth Hatton, responsabile degli hotel europei di Cbre.

Secondo l’esperto, “l’attuale squilibrio tra domanda e offerta in Europa rimane un fattore chiave per il settore. Gli investitori continuano a vedere opportunità nella crescente professionalizzazione del settore alberghiero europeo, dove investimenti di capitale, miglioramenti operativi e strategie di implementazione offrono prospettive di rendimento totale molto interessanti, soprattutto se considerate nel contesto delle dinamiche previste di domanda e offerta”.

Per quanto riguarda la tipologia di asset, gli investitori puntano sui prodotti urbani e si nota anche una spiccata preferenza per il lusso.

La ricerca Cbre ha rilevato che il 65% degli intervistati ritiene che i ‘central business district’ e le città siano le località più attraenti , rafforzando il loro status di hub della domanda a lungo termine. Le città secondarie hanno guadagnato terreno: il 12% degli intervistati le ha dichiarate opportunità di investimento interessanti, spinte dalla crescente fiducia nei mercati turistici emergenti, supportati da infrastrutture migliorate e da modelli di viaggio in evoluzione.

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