Sono tornati al lavoro gli oltre diecimila addetti dell’hotellerie Usa, dopo gli scioperi degli ultimi tre giorni, ma non si escludono nuove agitazioni. Sembra infatti che le negoziazioni su contratti e salari andranno avanti ancora per diverso tempo.
Le trattative tra il sindacato Unite Here - che ha organizzato le proteste - e i vertici dei grandi gruppi alberghieri, riporta Travel Weekly, si sono risolte in un nulla di fatto. “L’industria alberghiera sta registrando profitti record, mentre i lavoratori e gli ospiti vengono lasciati indietro”, ha scritto in una nota Gwen Mills, presidente dell’organizzazione sindacale.
I sindacati promettono nuove agitazioni. Al centro delle proteste l’aumento dei contratti a chiamata e la progressiva riduzione dei servizi e degli orari di lavoro attuata dai vertici delle catene alberghiere a partire dalla pandemia per risparmiare sui costi del personale.