Turismo enogastronomico e start up: un connubio perfetto se si pensa ai numeri (il 45% dei turisti viaggia appositamente per vivere un’esperienza gastronomica), alla creatività e alle motivazioni del viaggio.
In Italia sulla base di questa crescita hanno trovato spazio, fra le altre, Esperienza, Tboxchain e Typicaleats.
Partire dalle radici per concedere al turista le eccellenze grazie alla loro scoperta, alla degustazione e alla creazione vera e propria: questo il percorso ideato da esperienza.com, start up piemontese che ha già raggiunto le 10 eccellenze e che punta, nel 2020, a quota 1000.
Tboxchain, invece, si avvale della tecnologia blockchain con l’intento di raccogliere recensioni certificate. A validare il processo di certificazione ci pensa TBox, un vero e proprio oggetto di design che funge da link tra il mondo reale e quello virtuale. Al cliente che vorrà scrivere una recensione certificata basterà appoggiare il suo dispositivo mobile sullo scatolotto che rilascerà un token crittografico e verificherà la posizione geografica, confrontandola con l’impronta generata nel momento della prima installazione della scatola. TBox opererà quindi simultaneamente sulla prova dell’identità e del luogo validando il processo.
Per captare le tradizioni food unite alla maggior qualità, ecco infine Typicaleats: un algoritmo che si basa su diverse componenti e porta alla miglior opzione possibile. A questo punto, come spiega la cofondatrice Chiara Vischi, "scegliere qual è la miglior carbonara di Roma diventa un gioco da ragazzi". M. L.