Un settore che non accenna a rallentare la sua corsa. Il turismo nelle città ha chiuso il 2018 con un totale di 113,4 milioni di presenze, 3,4 milioni in più rispetto all'anno precedente, con un tasso del 60% di visitatori esteri, che hanno speso 15,5 miliardi di euro (più 11% sul 2017).
Sono solo alcuni dei dati resi noti da Cst alla presentazione della XXIII Borsa delle 100 città d'arte, organizzata da Confesercenti e Assoturismo con il sostegno di Enit e Apt Emilia Romagna e il patrocinio del Mibact, che si terrà a Bologna dal 30 maggio.
La Capitale è sempre la preferita
Roma si conferma la meta regina con 15,2 milioni di arrivi, 36,6 milioni di pernottamenti e una crescita di 1,1 milioni sul 2017, mentre è boom di visitatori nei musei, con Napoli in testa con + 181% negli ultimi anni. Lo scorso anno oltre 5.500 borghi italiani hanno registrato 22,8 milioni di arrivi e 95,3 milioni di presenze, per una spesa turistica di circa 8,8 miliardi di euro, il 57,3% della quale dovuta a turisti stranieri (in crescita mercato cinese e Usa).
Oltre alle mete top del turismo italiano spiccano per crescita Matera, Padova e Lecce. Di pari passo anche le attività ricettive, che vedono un incremento eccezionale: tra il 2010 e il 2018 hanno riportato un più 126% arrivando a 32mila unità, con i posti letto cresciuti del 25% (+196mila), trainati con il 54,5% dall'offerta extralberghiera "che nasconde luci e ombre sull'abusivismo" sottolinea Vittorio Messina di Assoturismo, il quale chiede alla politica di "disciplinare seriamente la filiera a livello normativo e legislativo".
Paola Trotta