I russi non intendono rinunciare all’Italia, che lo scorso anno era la prima meta europea dei loro viaggi internazionali secondo i dati Enit. Per ora, infatti, le prenotazioni estive non hanno subito variazioni, come rileva Intourist, che segnala come la domanda di tour estivi nel nostro Paese superi lo stesso indicatore dell’anno scorso del 17%.
Ma come fare per evitare cancellazioni? “È bene - secondo l’esperto di marketing russo, Giulio Gargiullo - informare in lingua russa nei siti sulla possibilità di viaggiare in Italia senza problemi seguendo le norme igienico-sanitarie raccomandate dall’Oms”. Un’informazione costruttiva, dunque, necessaria per evitare il panico da virus e non perdere un mercato molto interessante soprattutto per la sua capacità di spesa.
Italia terza destinazione al mondo per i russi
I russi, infatti, in Italia hanno uno scontrino medio di 1000 euro nel tax free shopping e nel 2019 il nostro Paese è stato la terza destinazione più visitata al mondo da loro, dopo Turchia e Thailandia.
Intanto, però, dai dati del portale di booking online Ostrovok.ru risulta che le prenotazioni dalla Russia per l'Italia siano diminuite del 30% al 24 febbraio. In calo sensibile anche il turismo d’affari.