Il caro prezzi frena l’arrivo dei turisti in Puglia e allontana per il momento il sogno del sold out.
“Da quasi un mese a questa parte notiamo un calo delle prenotazioni che non ci aspettavamo e che - spiega a La Repubblica il presidente della sezione Turismo di Confindustria Lecce, Giovanni Serafino - si traduce, ovviamente, in una flessione delle presenze. Negli hotel, quando siamo ormai a fine luglio, ci sono ancora camere libere e non si è visto il tanto atteso tutto esaurito".
I costi delle strutture ricettive, prosegue, “hanno subito un incremento medio di almeno il 20% come conseguenza del caro bollette”, mentre pesa anche il caro carburante.
“Raggiungere una meta turistica come la Puglia, partendo in auto dalla Lombardia, ha un costo notevolmente maggiore rispetto allo scorso anno" e questo, aggiunge Serafino, "scoraggia il turista”.