Incomprensibile. Così Federturismo bolla l’emendamento alla manovra che rende possibile alzare l’imposta di soggiorno a 10 euro a notte a persona nelle città che abbiano avuto presenze turistiche venti volte superiori a quelle dei residenti.
“Ci lascia sorpresi la tempistica – dice la presidente di Federturismo Confindustria, Marina Lalli -. È un provvedimento che in una fase di riavvio del turismo rischia di compromettere il delicato recupero di destinazioni che stavano appena rialzando la testa, di caricare di ulteriori costi i turisti e di burocrazia gli albergatori”.
Lalli sottolinea anche come i comuni non possano pensare di continuare a fare cassa in questo modo. “Sono tasse che colpiranno la fascia di turisti che pernotta nelle strutture ricettive e che non toccheranno invece quella enorme platea di soggetti che a vario titolo e non sempre legalmente, offre alloggio nelle destinazioni turistiche”.