I numeri appaiono positivi, ma non è tutt'oro quello che luccica. L'avvertimento arriva da Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio che, leggendo i dati sulle vacanze tra Natale e Capodanno, evidenzia anche alcune lacune.
“Venti milioni di italiani in viaggio tra Natale e Capodanno, oltre agli stranieri, sono un buon segnale per tutta la filiera turistica e per il Paese - afferma il presidente -, ma la spesa è ancora debole e i problemi strutturali restano irrisolti. Proprio per questo il turismo deve avere maggior peso nelle politiche del Governo perché se cresce il turismo cresce l’intera economia”.
Secondo le cifre diffuse dall'associazione, il numero di italiani in viaggio si avvicinerà a quello del 2019; nel 93% dei casi si tratterà di viaggi entro i confini. E la maggior parte (il 55%) starà via solo per due giorni. La spesa pro capite sarà di 550 euro, di poco superiore a quella del Ponte dell'Immacolata.