Affitti brevi in crescita nei piccoli borghi, Property Managers Italia: “Suppliscono alla mancanza di hotel”

“Nei piccoli borghi sono in crescita gli affitti brevi, perché mancano gli alberghi”. Lorenzo Fagnoni, presidente di Property Managers Italia, leva gli scudi in difesa dell’extraricettivo, commentando gli ultimi dati diffuisi da AirDna, che rilevano un incremento di prenotazioni per le locazioni brevi nei piccoli comuni.

“Un dato che non ci sorprende, perché nelle zone meno attrezzate suppliscono alla mancanza di alberghi e sono fondamentali per la crescita di un buon turismo”, sottolinea Fagnoni, rimarcando inoltre che “questo trend contribuisce alla delocalizzazione dei turisti verso mete diverse e poco conosciute, così facendo possiamo evitare il sovraffollamento delle città d’arte. Gli afftti brevi - aggiunge - sono inoltre la scelta più sostenibile a livello ambientale, perché consentono di garantire ospitalità turistica evitando nuove costruzioni ma sfruttando immobili spesso inutilizzati”.

Quanto all’aumento generalizzato delle tariffe delle locazioni a breve temine, il presidente di Property Managers Italia afferma che “va considerato che crescono soprattutto nei Paesi che hanno voluto limitare in qualche modo il mercato: rimanendo l’offerta bloccata e la richiesta in crescita, gli affitti brevi disponibili salgono di prezzo - conclude Fagnoni - gli affitti brevi sono un’ottima alternativa alla struttura alberghiera, producono posti di lavoro, e se non ci fossero saremmo costretti a indirizzare i turisti verso altre mete”.

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