Lo sguardo che si muove veloce. Simone Mancini, ceo di Scalapay, non è il digital man che ti aspetti. Partecipa all’incontro senza dedicare troppo tempo al suo iphone. Non parte con le solite tirate di autocelebrazione ma ascolta e dialoga. Tutto questo senza mai dare l’impressione di avere minuti contati e testa altrove.
Mostra curiosità per l’industria turistica, però lascia al suo manager Matteo Ciccalè raccontare gli sviluppi in questo ambito. Intanto, fuori da questa sala riunioni di stile Usa si nota una grande attività di uno staff molto giovane.
Mancini arriva da oltreoceano dove la responsabilità e l’autonomia sono dei capisaldi. A tratti sembra quasi disinteressato da quello che avviene nel grande open space, ma in realtà esercita un controllo nuovo. Lascia spazio alla fantasia e all’energia della sua sede milanese.