Presto, per volare, potremmo aver bisogno di un “passaporto digitale” che attesti la nostra buona salute: “vaccinato” o “Covid-negativo”. È la soluzione su cui stanno lavorando tanti attori dell'industria aerea, come sintetizza il Corriere della Sera.
L'idea è di creare uno strumento semplice: una app per cellulare con le informazioni necessarie, da esibire ai controlli insieme e documento e carta d'imbarco. Ma c'è un “però”.
I progetti
Come successo in questi mesi, in cui Paesi e compagnie si sono mossi in ordine sparso a livello di permessi e restrizioni, anche sul fronte “health passport” ci sono diversi progetti, separati tra loro, nessuno dei quali adottato ufficialmente dai Governi o dall'Ue. In pista c'è la Iata, che ha da poco annunciato l'arrivo della sua app Travel pass entro il primo trimestre 2021. Sembra più avanti, invece, il progetto Common pass, app sponsorizzata dal World economic forum. Stando al Financial Times, entro poche settimane United, JetBlue, Lufthansa, Virgin Atlantic e Swiss sarebbero pronte a utilizzarla nei voli tra New York, Boston, Londra e Hong Kong. In campo c'è anche la Digital Health Pass, sviluppata da Ibm, e pure la AOKpass, nata in seno alla Icc (camera di commercio internazionale). Capire quale sarà la più diffusa è un altro dei rebus del turismo per il 2021.