La ripresa del turismo potrebbe tornare ai livelli pre-pandemia entro l’inizio del 2023. A dirlo è il Wttc, che in una recente ricerca ha sottolineato come il comparto potrebbe contribuire all’economia globale con un volume di affari di 8,6 trilioni di dollari già entro la fine dell’anno, ovvero solo il 6,4% in meno rispetto ai livelli del 2019.
In quell’anno, infatti, riporta ttgmedia.com, il settore ha raggiunto un giro di affari di 9,2 trilioni di dollari. Un dato che nel 2020 ha subito un dimezzamento (4,7 trilioni) a causa dell’avvento del Covid.
I motivi della svolta
Le ragioni di questo ottimismo risiederebbero in una serie di fattori che, secondo il Wttc, potrebbero accelerare i già evidenti segni di ripresa e riportare il settore al punto in cui era prima della pandemia.
Questi includono il mantenimento degli attuali ritmi di vaccinazione e la rimozione delle restrizioni di viaggi per le persone immunizzate. Con queste condizioni il turismo potrebbe ripartire con decisione, generando 58 milioni di posti di lavoro nel 2022 e portando la forza lavoro impiegata nel comparto a oltre 330 milioni di unità, quasi a livelli pre-crisi.