Usa verso le elezioni
I viaggi per Harris
e per Trump

Le elezioni americane si avvicinano e il loro risultato è destinato a influenzare l’economia globale. Non è immune il settore turistico che, per quanto riguarda i flussi verso gli Stati Uniti, potrebbe essere protagonista di grossi cambiamenti a seconda che a vincere sia Kamala Harris o Donald Trump. Diversi, infatti, sono gli approcci dei due candidati a una serie di elementi che inevitabilmente condizioneranno l’attrattività del Paese all’estero.

Come ben spiegano Allianz Global Investors e Fletcher, la prima divergenza riguarda la gestione delle frontiere. Trump ha espresso l’intenzione di inasprire ulteriormente i controlli, il che potrebbe limitare l’accesso di alcuni cittadini stranieri e complicare i processi di visto. Harris, invece, manterrebbe una politica di immigrazione più simile a quella dell’amministrazione Biden, con un atteggiamento moderato che faciliterebbe l’ingresso per viaggi e turismo.

Sostenibilità

Altra questione quanto mai sensibile colpisce il portafoglio dei visitatori. Il tycoon repubblicano spinge per promuovere l’espansione delle industrie energetiche tradizionali, come petrolio e gas, e ridurre le regolamentazioni ambientali. Una scelta che potrebbe portare a un calo dei prezzi dell’energia negli Usa, rendendo più economico il soggiorno per i turisti in termini di alloggio e trasporti. Harris, di contro, continuerebbe il percorso verso l’energia pulita, che nel medio termine potrebbe condurre a un aumento dei costi, pur favorendo un’immagine di sostenibilità oggi apprezzata da una fascia di consumatori sensibili alle tematiche ambientali.

Relazioni internazionali

C’è poi il nodo cruciale delle relazioni internazionali e delle loro ripercussioni sul potere del dollaro. Trump potrebbe adottare un approccio isolazionista che indebolirebbe la valuta nazionale scoraggiando, di conseguenza, alcuni investimenti compresi quelli connessi alla travel industry. Viceversa, Harris rafforzerebbe le relazioni con i partner globali e manterrebbe il dollaro come valuta forte e sicura. Inoltre, l’approccio internazionalista di Harris potrebbe essere percepito positivamente dall’Europa, con effetti favorevoli anche sui flussi turistici.

Comunque vada per Fred Dixon, presidente e ceo di Brand Usa - riporta travelweekly.com -, le elezioni presidenziali in sé non incideranno sul desiderio di esplorare gli Usa. Semmai, anche a fronte di arrivi in ascesa con una buona ripresa dopo la pandemia, bisognerà tenere d’occhio fattori come i tassi di cambio e il tempo libero da destinare ai viaggi.

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