Negli ultimi 8 mesi ha fatto viaggiare in Italia 105mila turisti. Ma ha anche varato un suo programma di affiliazione, Destination Master Program, destinato alle aziende del settore a caccia di visibilità. E ancora, ha rillanciato alla velocità della luce una dmc, Gartour, oggi pronta a muoversi con nuova grinta su bacini vecchi e nuovi.
Si riassume così il percorso avviato da Destination Italia, il maxi progetto incoming guidato dal ceo & co-founder Marco Ficarra (nella foto) e il cui portale è online dallo scorso TTG Incontri di Rimini.
Un progetto a due anime, una b2c e l'altra b2b, a cui l'ex manager di Venere.com puó oggi guardare con una nuova consapevolezza: quella che tra i tanti t.o. e adv esteri incontrati negli ultimi mesi corre oggi un "senso di soddisfazione e appagamento" tutto nuovo nel vedere che "finalmente esiste in Italia, la meta più sognata al mondo, un operatore affidabile e pro-attivamente presente sui loro mercati, che offre tutto il territorio nazionale".
Il focus sul prodotto
A livello strategico, il player si sta concentrando in questa fase "sull'acquisizione di prodotto" (processo destinato a subire una decisa accelerazione grazie al programma di affiliazione e al roadshow appena partiti), ma con un occhio sempre puntato sulle destinazioni meno note.
"Il nostro compito - chiarisce Ficarra - è abilitare prodotto turistico minore, fornendo tecnologia, possibilità di appoggiarsi alla nostra licenza di agenzie e quindi abilitare anche i piccoli operatori, supportare le destinazioni minori nella costruzione del prodotto, aiutare a creare contenuto di supporto alla vendita online e al racconto del prodotto".