I nomi vanno da Qantas a Thomas Cook, ma sono ovviamente solo delle esche. E il meccanismo è simile ad altri già sperimentati: la promessa di una vacanza gratis. Arriva dall’Inghilterra la segnalazione di una nuova serie di truffe online che, questa volta, è partita da Facebook. Marchi celebri del turismo (le cui rispettive società, come è facile intuire, sono le prime vittime di questo meccanismo) vengono utilizzati per carpire dati degli utenti e poi passarli a società di marketing poco trasparenti.
Come racconta travelmole.com, negli ultimi tempi si sono diffusi post che invitavano a commentare e condividere con la possibilità di vincere viaggi o biglietti aerei. I post contenevano anche link a falsi siti web che replicavano quelli delle aziende ufficiali, con i quali però non avevano nessun legame. I collegamenti rimandavano a pagine con sondaggi progettati apposta per carpire i dati degli utenti.