Segnali di debolezza sul fronte delle prenotazioni per l’estate, specie da Sicilia e Sardegna: la disamina dell’andamento globale della stagione estiva messa a punto dal presidente e a.d. del gruppo Alpitour, Gabriele Burgio (nella foto), non lascia spazio a interpretazioni.
“Diversi i fattori che hanno contribuito a generare una forte debolezza del prodotto Italia: non solo la competitività del rinato Egitto, ma anche i volumi straordinari di vacanzieri che si sono mossi nel periodo di Pasqua e un clima molto piovoso, che sta ritardando le prenotazioni. A questo punto, il mercato si divide fra chi ritiene che la medesima condizione si riproporrà anche a fine e state e chi invece pensa che si stia assistendo solo a un ritardo del booking, che comunque finirà per muoversi”.
Obiettivi confermati
Per quanto riguarda il Gruppo Alpitour, tuttavia, Burgio è ottimista: “Manterremo sicuramente grossi flussi sul fronte del numero dei passeggeri trasportati e anche se la competitività dei prezzi dell’Egitto potrebbe incidere un po’ sulla marginalità, contiamo di compensare questo gap con i ricavi di altri prodotti ben più remunerativi e con il fondamentale apporto di Neos, che sta dando grandi soddisfazioni. Il tutto per mantenere invariato l’obiettivo di gruppo, che indica in 2 miliardi di euro il fatturato previsto per l’anno finanziario in corso”.
Gli investimenti in programma
Il presidente sottolinea inoltre come “il fatto di avere azionisti che reinvestono costantemente i profitti, ci consenta di guardare al futuro con grande ottimismo. Quest’anno stiamo concentrando le forze sugli investimenti in tecnologia e nel settore alberghiero”.
Proprio sul fronte tecnologico, interrogato sull’integrazione fra piattaforme di prenotazione che dovrebbe avvenire con Eden Viaggi, Burgio prende tempo: “Si tratta di un progetto che porterà vantaggi a entrambi e che si svilupperà tenendo conto della migliore sinergia fra i due sistemi, per cui ritengo saremo pronti non prima dell’estate 2020”.