Sarà probabilmente ricordato come il fallimento più imponente della storia del turismo. Il Gruppo Thomas Cook ha cessato ogni operazione a partire da oggi dopo che gli ultimi tentativi di trovare i fondi necessari per procedere nell’attività erano falliti nella tarda serata di ieri.
Lo stop del colosso del tour operating e della compagnia aerea omonima è destinato a coinvolgere oltre un milione di clienti che erano in vacanza in questo momento con un pacchetto TC o che avrebbero dovuto partire da oggi. Questi ultimi in queste ore sono invitati a non recarsi in alcun modo in aeroporto in quanto tutte le partenze sono state cancellate.
Le prime cifre
E si sta mettendo in moto anche la macchina operativa per riportare a casa i clienti in vacanza ai quattro angoli del mondo. Lçe cifre parlano di 150mila turisti britannici e di questi 16mila sono quelli che avrebbero dovuto fare ritorno oggi. Ma il totale dei clienti del tour operator attualmente in viaggio sarebbe prossimo a quota 600mila.
Secondo le prime informazioni la Civil Aviation Administration, che era già stata messa in preallerta dalla scorsa settimana, avrebbe già charterizzato 45 velivoli che si muoveranno su 64 rotte per attivare il ponte aereo necessario per il rimpatrio. Secondo quanto riferito dalla Bbc, il Governo spera di riuscire a completare l’attività almeno per 14mila clienti. Numerose le compagnie aeree che hanno già garantito il loro supporto: tra queste si sono già mosse easyJet e Virgin.
Intanto è stato attivato un sito internet, thomascook.caa.co.uk, dove tutti i viaggiatori all’estero e tutti quelli che avrebbero dovuto partire potranno ottenere le necessarie informazioni. In questi giorni inoltre verranno attivate le procedure per ottenere i rimborsi integrali, grazie al sistema di protezione Atol vigente in Gran Bretagna, cheverranno versati entro 60 giorni dalla presentazione della domanda.