Egitto, Maldive, oceano Indiano, ma anche Africa e Caraibi: se ne parla ormai da quasi due anni, ma fino ad ora non si è dato l’avvio a quei corridoi tanto invocati dal comparto turistico organizzato sulla scorta di quanto messo in atto da molti altri Paesi europei. Le ultime notizie danno in fase di “ripristino a breve di corridoi verso alcune mete come Mar Rosso, Maldive, Seychelles, Mauritius, Repubblica Dominicana, Zanzibar e Aruba” , ma si tratta al momento di intenzioni.
Quel che è certo, spiega il direttore commerciale di Veratour, Massimo Broccoli (nella foto), è che “Astoi si sta adoperando con ogni mezzo per riattivare il turismo verso le mete extra Ue. Certo, la presenza in elenco di D di 31 Paesi al ritorno dai quali non viene più richiesta la quarantena è un passo avanti, ma è chiaro che finché non avremo regole certe nessuno sarà in grado di muoversi e di programmare il futuro”.
Intanto, Veratour si prepara ad archiviare un’estate tutta italiana dopo lunghi anni in cui il grosso del fatturato si produceva con i villaggi all’estero. “I dieci villaggi in Italia hanno performato nel migliore dei modi, malgrado la stagione sia decollata tardi, e hanno procurato l’80% del fatturato. Bene le Canarie, partite già in aprile, e anche Grecia e Spagna hanno fatto la loro parte, anche se regole chiare e indicazioni più precise avrebbero sicuramente consentito di farci registrare numeri migliori”.
“Con quello che avevamo a disposizione abbiamo fatto il massimo – riassume Broccoli -. Siamo tuttavia ancora lontani dai numeri del 2019”, quando il solo Egitto fruttava alle casse del t.o. 60-65 milioni di euro. “Un prodotto insostituibile – precisa Broccoli –, in grado di fare massa critica per molti tour operator. Per ripristinare i viaggi verso il Mar Rosso, ci siamo mossi come Astoi ed è stato veramente fatto tutto il possibile, ma in quasi due anni per ora non ci si è mossi di un centimetro”.
Le speranze tuttavia restano e Veratour ha già aperto le vendite invernali: “Nel momento in cui si potrà ripartire per le mete extraeuropee saremo pronti a farlo, ovviamente nel rispetto delle regole e compatibilmente con la situazione sanitaria del momento”. Lo sblocco favorirebbe fra l’altro la conversione di quella parte di voucher, circa la metà del totale emesso, non ancora consumati.
Fiducia anche nei riguardi della chiusura del bilancio 2021: “Ritengo sarà possibile raggiungere un punto di equilibrio fra costi e ricavi. In questo senso, la cassa Covid ha fatto la sua parte, consentendo a noi come ad altri operatori di contenere i costi del personale mantenendo inalterata la struttura aziendale”.
Il cammino è ancora lungo, “Ci saranno step intermedi prima di una ripresa definitiva. Il dato sui consumi interni in Italia è al momento allarmante. Siamo in una fase di stallo, ma se entro settembre verranno date informazioni precise e se sarà possibile ripartire da Natale e Capodanno, l’estate 2022 potrebbe rivelarsi, finalmente, la stagione della svolta”.