Una notizia positiva in un quadro che purtroppo resta ancora negativo: Andrea Mele (nella foto), ceo di Mappamondo, commenta gli ultimi provvedimenti del Governo: “I corridoi rappresentano una notizia positiva in un contesto ancora molto complesso. Il decreto Sostegni ter e la mancata estensione della Cassa Covid sono di fatto un problema molto grande per le aziende turistiche. Resta ancora qualche possibilità per invertire la rotta ed evitare che la parola licenziamenti venga scritta sulla storia di molte imprese. Il problema è che la mole di forza lavoro che nel 2019 era necessaria per gestire le attività non è la medesima indispensabile nel 2022 e senza il ricorso ad aiuti e interventi mirati non si potrà andare avanti ancora a lungo”.
Il nodo ritardo
Ma quel che più indigna il manager è il ritardo con il quale vengono adottati i nuovi provvedimenti. “Siamo ai primi di febbraio, con la cassa scaduta lo scorso 31 dicembre. Molte aziende non hanno comunque ancora ricevuto la cassa Covid da ottobre a dicembre 2021 e l’incertezza logora tutti, dipendenti e titolari”.
Il decreto Sostegni ter rappresenta poi “Un ulteriore fronte di grande incertezza, con ristori troppo generici, troppo scarsi e non assegnati a comparti specifici. Occorrono direttive più puntuali in merito a tempi e modi di distribuzione degli aiuti. La confusione e l’incertezza sono i peggiori nemici della ripartenza”.
Eccesso di burocrazia
D’altro canto, anche la nuova regola che impone ai t.o. di segnalare al Ministero della Salute la lista dei nominativi di chi parte e di chi rientra dai Paesi inseriti nei corridoi Covid free è un “ulteriore aggravio di burocrazia, di cui ancora non si hanno i dettagli precisi”.
Insomma, malgrado le associazioni di categoria stiano svolgendo un grande lavoro e malgrado l’opera di t.o. e adv sia stata riconosciuta come indispensabile anche dal cliente finale, “navighiamo ancora a vista”. Per non parlare degli sforzi supplementari richiesti ai t.o. per mantenere assistenza in loco e controllo qualità sul prodotto ai massimi livelli.
Last minute anche sul lungo raggio
Un’ulteriore difficoltà segnalata da Mele riguarda poi la tendenza alla prenotazione last minute: “Un trend molto forte anche per le prenotazioni sul lungo raggio, che spesso vengono riconfermate solo a qualche giorno dalla data di partenza. Fattore questo che ci impone sforzi enormi sul fronte della gestione delle pratiche”.
Le mete
Malgrado tutto, i motori restano accesi, almeno su alcune destinazioni: “accanto alle prenotazioni per Dubai e per le mete dell’Oceano Indiano già aperte dai corridoi, comincia a vedersi qualche richiesta anche sulla Thailandia. Phuket, Cuba, la Polinesia, Oman sono tutte destinazioni sulle quali la nostra programmazione è pronta. Al momento tuttavia, la richiesta si concentra soprattutto su soggiorni mare”.
Isabella Cattoni