“È indispensabile una legge di riordino complessiva del comparto che porti anche le concessioni demaniali marittime ad uso turistico ricreativo fuori dalle sabbie mobili della direttiva analogamente a quanto fatto per il commercio al dettaglio su aree pubbliche”. È netta la posizione di Assobalneari nei confronti del maxi emendamento alla manovra che prevede l’estensione del periodo di validità delle concessioni per altri 15 anni.
“Potremmo dirci soddisfatti – dice Assobalneari – se non registrassimo una ingiustificata, immotivata sperequazione nell’azione del Governo che ha espressamente escluso dall’applicazione della Direttiva Bolkestein il settore del commercio al dettaglio su aree pubbliche e non le concessioni marittime”.
In sostanza, Assobalneari lamenta ‘i due pesi e due misure’ utilizzati per due comparti entrambi sottoposti all’azione della direttiva Ue. “Quello di oggi non è un risultato che ci fa ben sperare alla luce di ciò che si sarebbe potuto fare e non si è fatto” dice ancora la nota diffusa dall’associazione, che attende al più presto una soluzione definitiva al problema.