Con il procedere della stagione, le regole sull’utilizzo del green pass per i turisti ospitati degli alberghi o nelle strutture ricettive italiane vengono perfezionate, sulla base delle situazioni differenti che si vengono a creare nel corso dei giorni e delle settimane.
A poco meno di 15 giorni dal via dell’obbligo di green pass per alcune attività, anche Federalberghi ha ampliato le sue Faq, le risposte alle domande più frequenti, andando ad affrontare nuovi temi che si stanno rivelando sensibili, in particolare relativamente ai turisti stranieri, all’eventuale diverso colore delle regioni di provenienza se i turisti sono italiani e dei casi di esenzione dal vaccino.
La novità più pesante è però quella sulla mensa per i lavoratori. Se infatti per lavorare in hotel non è necessario il green pass, lo è però per accedere all’eventuale mensa dedicata ai lavoratori. Da qui l’incongruenza per cui chi, fra i dipendenti dell’hotel, non è in possesso della certificazione verde, può lavorare, ma per mangiare deve trovare un luogo all’aperto.
I turisti stranieri
Nel nuovo aggiornamento delle Faq si specifica la questione relativa agli arrivi internazionali: il gestore della struttura ricettiva non solo non è obbligati a verificare il green pass dei turisti stranieri che intendono soggiornare nella struttura, ma non è legittimato a tale tipo di controllo.
Inoltre, sempre per quanto riguarda i turisti internazionali, è obbligatorio che compilino il Digital Passenger Locator Form, ma non devono comunicare il proprio ingresso in Italia al Dipartimento di prevenzione della Asl competente per territorio a meno che non arrivino dai Paesi negli elenchi D ed E oppure dalla Gran Bretagna. Questo rende sicuramente più snello e agevole l’arrivo in Italia per tutti coloro che provengono dagli Stati dell’Unione europea, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco, Israele, Canada, Giappone o Stati Uniti.
I colori delle regioni
Nell’aggiornamento di Federalberghi trova spazio anche la questione del controllo del green pass per gli italiani per soggiornare in hotel se la struttura si trova in zona rossa o arancione: anche i questo caso i gestori delle strutture ricettive non solo non sono obbligati a verificare il green pass dei clienti o la sussistenza dei motivi che consentono gli spostamenti, ma non sono legittimati a tale tipo di controllo.
Le esenzioni
Esistono anche categorie di persone che vengono esentate dal vaccino per motivi di salute: in questo caso, per accedere ai luoghi delle strutture ricettive dove è necessario il green pass (come i centri benessere, le piscine o le palestre interne alle strutture, oppure per un matrimonio, un congresso o un altro evento all’interno) devono possedere un certificato medico di esenzione dal vaccino per Sars Cov 2.