“Mancano ancora 12-13 milioni di dosi booster. Se procediamo con questo ritmo in 30-40 giorni è facile pensare che per metà marzo avremmo completato la dose booster a 49 milioni di concittadini. Da lì sicuramente inizierà una nuova fase”.
Le parole sono quelle del sottosegretario alla Salute Andrea Costa, ma la speranza nel ritorno alla normalità è quella di tutti. Una speranza alimentata dall’allentamento della morsa del virus, che ha spinto il Governo a programmare un cronoprogramma delle riaperture.
La prima data, come spiega Il Sole 24 Ore, è quella dell’11 febbraio, quando dovrebbe venir meno l’obbligo di mascherine all’aperto anche in zona gialla o arancione. Da quel giorno riapriranno - solo per chi ha il Green pass rafforzato - anche le discoteche con il 50% di capienza al chiuso e il 75% all’aperto. Percentuali che potrebbero essere riviste al rialzo non solo per le discoteche, ma anche per gli stadi, arrivando al 100% di capienza a inizio primavera.
La fine dello stato d'emergenza
Il 31 marzo segnerà poi con tutta probabilità la fine dello stato di emergenza, che comporterà la scadenza della possibilità di ricorrere allo smart working senza accordi individuali tra azienda e dipendente. A scadere sarà anche il lavoro della struttura commissariale guidata dal commissario Figliuolo, mentre invece sembra che si manterrà il Green pass rafforzato almeno fino all’estate.
L’ultima data è quella del 15 giugno, quando terminerà l’obbligo di vaccinazione per gli over 50.