CartOrange prende quota, giro d'affari a più 15 per cento

“In un contesto difficile per il turismo organizzato noi siamo cresciuti puntando su tre fattori chiave: esperienze, consulenza e personalizzazione”.

Gianpaolo Romano, amministratore delegato di CartOrange (nella foto), non nasconde la sua soddisfazione per i risultati raggiunti dall’azienda nel 2015. Risultati che parlano di un incremento del giro d’affari pari a 15 punti percentuali sull’anno precedente, per un network di consulenti di viaggio che ha ormai raggiunto le 450 unità.

Il ruolo del consulente
E proprio sul ruolo fondamentale del consulente è intervenuto lo stesso Romano, che nel corso della recente convention romana ha sottolineato come questa figura si confermi "la più adatta a interpretare le esigenze di una clientela che non si accontenta più del fai da te o del pacchetto, ma chiede di essere seguita e coccolata prima, durante e dopo il viaggio”.

In questa direzione va una delle novità lanciate da CartOrange per i prossimi mesi, ossia un set di servizi ed esperienze da associare ai viaggi prenotati già dalla partenza, e poi durante la vacanza e al ritorno.

Per quanto riguarda, invece, le destinazioni l'azienda ha appena siglato una partnership con l’Ente del Turismo di Israele, che ha illustrato la propria programmazione ai 200 delegati CartOrange intervenuti alla convention.

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