Startup nel turismoCome trovare i fondi

Un segmento in continua espansione, ma povero di fondi. È quello delle startup, il cui anello debole, anche nel turismo, resta ancora la ricerca dei finanziamenti.

Impresa non sempre facile e che, secondo quanto dichiarato pochi mesi fa dal presidente di Startup Turismo, Pietro Ferraris, sta portando “diverse realtà a trasformare il proprio modello di business da b2c a b2b”, per garantirsi longevità e prosperità. Ma per le aziende innovative che vogliono crescere e proseguire in solitaria delle opportunità, in realtà, ci sono. Come mostrato dall’Osservatorio servizi alle imprese del Polimi in una recente indagine del Corriere della Sera.

Le strade per la sopravvivenza
La prima possibilità è costituita dalle ‘call for idea’, aperte da enti pubblici o privati, ma anche da istituti universitari, cui è possibile presentare il proprio progetto per accedere a finanziamenti speciali.

La seconda riguarda i bandi, di ricerca fondi pubblici o dedicati al finanziamento di attività imprenditoriali. In Italia, particolarmente utile su questo fronte è il portale StartUp, sviluppato da Italia Startup e Warrant Group, e dedicato alle opportunità lanciate dal Mef e dalla Comunità europea.

La terza via, più facilmente accessibile forse, è invece rappresentata dal crowdfunding, ovvero dalle campagne di raccolta fondi online tramite piattaforme dedicate, quale è ad esempio Kickstarter. Ce ne sono di diverso tipo e alcune di queste consentono anche alla startup di ‘ricompensare’ i propri donatori.

Sta quindi ad ogni impresa innovativa trovare la strada più consona alle proprie esigenze, per sopravvivere in un mercato che si fa sempre più affollato.

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