Romano, CartOrange: “Così i consulenti hanno fatto nascere nuovi competitor”

Ha visto crescere l’azienda del 50 per cento in 4 anni per quanto riguarda il giro d’affari, raggiungere quota 450 consulenti, mettere da parte 2 milioni di euro da investire nei prossimi tre anni. Ma ha anche visto crescere la concorrenza, con l’ingresso di nuovi soggetti, network che hanno fiutato il business e hanno deciso di diversificare il business avviando progetti di consulenti di viaggi accanto al business tradizionale, riducendo forse la fetta di mercato per il futuro.

“Ma la concorrenza fa sempre bene al mercato – dice l’amministratore delegato di CartOrange Giampaolo Romano – aiuta ed è uno stimolo. A patto che i concorrenti siano seri. E forse non tutti lo sono, ma noi ci auguriamo che non sia mai così”. La figura del consulente si sta quindi affermando, anche se tiene a ribadire ancora una volta il manager “si tratta di una nicchia di mercato che non potrà crescere più di tanto e non potrà mai di sostituire l’agente di viaggi tradizionale”.

Il piano industrale
Detto questo Romano ora si prepara ad affrontare la seconda fase del piano industriale, che prevede il traguardo dei 700 consulenti entro il 2020, con l’apertura parallela di 7 nuove filiali “prevalentemente nel Centro-Sud Italia – sottolinea – area dove siamo più scoperti. Abbiamo già un’idea abbastanza chiara sulle località dove vogliamo posizionarci, anche se è presto per uscire allo scoperto”.

Ma il piano di espansione non è fatto solo di numeri: “Il nostro duplice obiettivo è fornire più strumenti tecnologici e una formazione continua – conclude -. I clienti sono iperconnessi e iperinformati. Il consulente CartOrange deve fornire le risposte adatte sempre per fare la differenza”.

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