Il commento del direttore
Remo Vangelista
Arriva un’ottima notizia per chi lavora nel turismo: i viaggi sono sempre più importanti nella ‘lista della spesa’ dei clienti. La causa è proprio nel motivo che spinge i consumatori a spendere: se fino a qualche tempo fa era il possesso la molla principale che faceva aprire il portafoglio ai clienti, ora non è più così. A guidare le scelte è l’esperienza. In altri termini, oggi come oggi una larga e promettente fascia di clientela (si parla dei famosi Millennials, ma anche della Generazione Z) non vuole spendere soldi per comprare un oggetto, ma per poter vivere un momento particolare. L’ideale per chi vende viaggi, ovvero esperienze al 100 per cento.
A fare il punto su questa tendenza è uno studio pubblicato da Expedia e ripreso da traveldailynews.com, che ha analizzato le abitudini di spesa degli adulti americani dalla Generazione Z fino ai Baby Boomer.
Il dato principale: il 74% di tutti coloro che hanno risposto alle domande dello studio ha affermato di dare priorità alle spese in esperienze rispetto a quelle in prodotti. E ancora: il 65% dei Millennial ha affermato che, al momento, sta risparmiando soldi da spendere in viaggi.
Altro aspetto importante, quello dei social: il 20% dei rispondenti appartenenti alla generazione Z afferma di scegliere un hotel sulla base dei riscontri positivi che possono ottenere dai loro post sui social.
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