Il commento del direttore
Remo Vangelista
Travelbuy pensa alla programmazione invernale prima della quale, spiega il suo fondatore Alfredo Vassalluzzo, non ci saranno condizioni tali da permettere la benché minima positività di cassa.
“Il Decreto Rilancio - spiega il fondatore del network romano -, che potremmo chiamare anche Decreto Ritardo, è un’accozzaglia di misure non strutturali e non specifiche che serviranno a ben poco. Ancora una volta siamo chiamati a superare da soli le difficoltà, puntando sulla fidelizzazione del cliente e su una programmazione che, forse, potrà partire dal 2021”.
"Ottimismo senza fondamento"
Il settore, aggiunge, non ha bisogno di “proclami speranzosi, di speranze ne abbiamo già troppe. Non ha senso mettere la testa sotto la sabbia. Tutto questo ottimismo che si inizia a leggere non ha fondamento. Le agenzie e i tour operator non avranno niente da vendere e i clienti niente da comprare. Non esistono misure tali da far inneggiare alla speranza, tutt’altro”.
Travelbuy, dal canto suo, è intervenuto presso le proprie agenzie dimezzando le royalty mensili e implementando sistemi di gestione delle richieste di rimborso che non hanno comportato spese per gli affiliati. Una linea emergenziale dedicata alla clientela ha fatto registrare centinaia di richieste, ad oggi tutte risolte. “Si tratta di misure concrete - conclude Vassalluzzo - che evitano contenziosi e svincolano le agenzie dal peso di dover gestire richieste a volte assurde da parte dei clienti”.