Il commento del direttore
Remo Vangelista
“Lo sforzo economico è stato consistente e siamo consapevoli che il Decreto Legge doveva prevedere provvedimenti per tutti. Ma non basta”. Gli agenti di viaggi della Campania non sono soddisfatti delle misure del Governo e lo dicono a chiare lettere: “Siamo convinti - spiega la nota Fiavet Campania-Basilicata - che si può ottenere di più, utilizzando anche i Fondi europei. Ma quello che ci preoccupa è il tempo necessario perché si concretizzino questi provvedimenti: la burocrazia può vanificare tutto!”.
Tra le richieste della federazione il calcolo dei contributi a fondo perduto per tutti i giorni di chiusura obbligata e non solo per un mese e la prosecuzione della Cassa integrazione per altre 9 settimane, “misura che chiediamo venga estesa anche alla Cig in deroga”.
"Il confronto è necessario"
Ora aggiungono, è necessario fare proposte “giuste, semplici e non velleitarie perché siano recepite quando il Decreto dovrà essere convertito in legge. Utilizziamo questi 30 giorni non per sparare nel mucchio ma per confrontarci, insieme a tutti i colleghi agenti di viaggio, con le istituzioni, i partiti, le altre associazioni di tutte le categorie del settore. E per chiedere protocolli di sicurezza per il nostro settore, per sapere come si potrà viaggiare e visitare le città o fare le vacanze al mare, in buona sostanza, per saper come svolgere il nostro lavoro”.
Sarebbe, prosegue la nota, un grave errore non coinvolgere altri soggetti della filiera del turismo: “Gli albergatori, le guide, i conducenti di bus sono partner con i quali dovremo ricominciare ad operare. Il turismo è un sistema e perciò non possiamo pensare di condurre questa lotta per il rilancio di tutto il settore autoisolandoci”.